Alessia Olivetti

di Sherif Awad

Alessia Olivetti

-“La danza, il mio primo amore”: Nasco come danzatrice,  ho iniziato a ballare quando ero una bambina; poi, a quattordici anni, ho visto -nel meraviglioso Teatro Carignano di Torino- l’Edipo Re.. ecco, in quel preciso momento, ho capito cosa avrei voluto fare nella mia vita: l’ATTRICE, e da allora ogni mia scelta è stata fatta in funzione di quell’obiettivo.
Tre figure sono state fondamentali nel mio percorso di artista: la prima è stata Cinzia, la mia insegnante di danza, che mi ha preso per mano quando ero ancora una bimba e mi ha condotto nel magico mondo dell’arte, insegnandomi non solo a danzare, ma a capire che gli obiettivi nella vita si raggiungono con dedizione, sacrificio, passione e un pizzico di follia e che non esiste il “non ci riesco”; l’importante è sempre impegnarsi al massimo e con umiltà.  La seconda figura è il mio Maestro Gianni Diotaiuti, che mi ha accompagnato durante il mio percorso accademico.
Il suo temperamento, la sua professionalità, la sua ironia, il suo carisma hanno segnato profondamente il mio percorso artistico. 
La terza è il regista Andrea Murchio, nonchè mio marito. Con lui condivido la quotidianità del mio essere attrice, i progetti, i sogni e le aspirazioni. 
Lui mi ha insegnato a essere paziente, mi ha accompagnato e diretto in alcuni dei ruoli più interessanti e profondi della mia carriera. La sua dedizione, il suo talento, la sua meticolosità, il suo profondo amore per questo mestiere, sono stati e sono tutt’ora di esempio.
Fin dall’adolescenza il mio modello, come attrice e come donna, è stata Audrey Hepburn. Oggi Meryl Streep, Winona Ryder, Reese Witherspoon sono alcuni tra i miei riferimenti attoriali femminili. 
In generale guardo a donne e ad attrici forti, carismatiche, imprenditrici di loro stesse; sono una grande fonte di ispirazione per me.  
Sono soddisfatta di quello che sto costruendo, non aspiro alla celebrità, ma a essere appagata facendo quello che amo. 
Punto a migliorarmi sempre, a essere pratica e a mettermi in gioco sotto diversi aspetti; questo è anche il modo in cui mi avvicino ai ruoli teatrali, televisivi e cinematografici che mi vengono offerti. Cerco di imparare sempre dalle grandi donne e dalle grandi attrici.
A teatro da diversi anni porto in scena una piece imperniata sulla figura della scrittrice Irène Némirovsky, uno spettacolo che amo immensamente e a cui sono molto legata: “
IL BALLO DI IRÈNE

“IL BALLO DI IRÈNE”, un monologo bilingue, italiano e francese, scritto e diretto da Andrea Murchio, che è stato rappresentato in tantissimi teatri italiani, in diverse occasioni in Francia (a Parigi e ad Avignone)  e a Berlino in Germania. Il nostro obiettivo ora è di portarlo in scena a New York e -perchè no?- ..anche in Egitto!

In televisione, oltre a lavorare come attrice in diverse fiction italiane, mi sto dedicando alla produzione di una miniserie in quattro puntate, scritta e diretta da Andrea Murchio, di cui sono protagonista femminile e produttrice esecutiva, dal titolo “L’UOMO NUOVO – THE ELECTION DAY”. 
La puntata pilota della mini-serie è stata selezionata in molti festival cinematografici e televisivi nel mondo e ha vinto numerosi premi come miglior TV Pilot e come Best Series. 
Al momento sto lavorando alla ricerca di un broadcaster o a una piattaforma che possa essere interessata all’acquisto della serie.
Durante l’estate realizzerò il mio primo short-movie come regista, dal titolo “OLTRE OGNI COSA – Behind Anything”. E’ un progetto cinematografico a cui tengo molto, perchè tratto due temi che mi stanno particolarmente a cuore: la danza e la disabilità.
Il mio sguardo è rivolto al futuro, un futuro che mi vede attrice, regista e produttrice.  Un futuro dove, come diceva la mia insegnante di danza, non esiste il “non ci riesco”.
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