GIOVANNA GIANOLLI

di Sherif Awad
Soprattutto per www.MeetingVenus.com

GIOVANNA GIANOLLI

Ho frequentato due scuole di recitazione, la prima a Campo Teatrale e la seconda più specifica sulla recitazione cinematografica  alla Milano Film Academy oggi conosciuta con il nome di Empact (Teatro Frigia5) e alle scuole sono seguiti numerosi workshop con diversi registi o acting coach noti.

Ma ci tengo a dire che sono anche laureata in scienze della matematica. Lo so è strano vedere un’attrice laureata in matematica ma per me è stato meraviglioso vedere i lucciconi negli occhi dei miei genitori e soprattutto di mio padre. Vengo da una famiglia semplice che ha fatto tanti sacrifici per me e mia sorella e che non ci ha fatto mai mancare l’Amore e il supporto reciproco.   
Avevo 20 anni e un amico mi propose di condurre un programma minore indipendente, per una piccolissima rete regionale, nel quale io andavo in giro ad intervistare i giocatori di calcio. Stare davanti alla telecamera mi piacque molto e decisi che avrei studiato per fare l’attrice. 
Purtroppo, però i miei genitori non volevano questo destino per me, ma speravano nella laurea e in una carriera aziendale. Così per un po’ di tempo ho avuto una doppia vita: la laurea, gli impegni aziendali di giorno e la sera e nel week end, frequentavo scuole di teatro, corsi di recitazione e di danza.
Sono cresciuta con Julia Roberts, Jennifer Aniston, Meg Ryan, Nicole Kidman, film come “Pretty woman” o “Harry ti presento Sally” potrei recitare a memoria. Anche se il mio modello indiscusso è sempre la unica e divina Meryl Streep. Lei è eccezionale in tutto ciò che fa e può interpretare qualsiasi personaggio.
Non si finisce mai di studiare. Lo studio deve essere considerato un allenamento costante. Io ho sempre un acting coach che mi segue. 
Sono solo all’inizio e lavorerò sodo affinché io possa comunicare ciò che sento dentro a tutti coloro che saranno interessati. 
No, non credo. Le sfide ci sono per tutti, uomini o donne che siano. Non è il genere a definire questo settore, quanto le capacità, una buona dose di fortuna e tanta ….ma tanta tenacia.
E’ un po’ difficile perché abbiamo tantissimi artisti bravi, ma che non hanno l’opportunità di essere visti e scoperti. C’è troppa poca offerta rispetto alla domanda. A volte per un film  siamo in 2.000 a candidarci e magari i ruoli sono solo 7. I film prodotti in Italia sono troppo pochi, rispetto al numero di attori che hanno bisogno di lavorare. Se guardi i prodotti cinematografici italiani, lavorano sempre le stesse persone.
Sempre con entusiasmo, qualunque sia il progetto. Sia se si tratta di unna produzione importante sia se parliamo di una produzione indipendente. Ma valuto attentamente cosa mi viene offerto. E’ un mondo difficile e molti sono i progetti seguiti invano e spariti magicamente nel nulla.
E’ sempre un camminare sul filo e fare l’equilibrista, ma per il momento ce la faccio. Inoltre, ho un compagno che crede molto in me, mi comprende e mi supporta.
Come tutte le attrici, sogno a breve un ruolo che mi dia evidenza e un David da stringere tra le mani corredato da un bel discorso di ringraziamenti da preparare. 
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