Gaia Dellisanti

 di Sherif Awad

Gaia Dellisanti
Sono Gaia Dellisanti
Attrice professionista dal 2004. Scrittrice sceneggiature teatrali e racconti brevi.
Ho iniziato a recitare amatorialmente quando avevo 16 anni dopo aver frequentato i laboratori tenuti da Luigi Maria Musati e Alessandra Niccolini a Fermo. Sono rimasta con loro per due anni.  Poi mi sono iscritta alla facoltà di scienze della comunicazione e ho iniziato a recitare con la compagnia teatrale Oreste Calabresi. Ho fondato la compagnia teatrale dell’università di Macerata portando in scena numerose opere, da Corrado Alvaro a Shakespeare sotto la direzione di Roberto Graziosi. Successivamente ho frequentato i laboratori di Sergio Soldani specializzandomi nella dizione e passando professionista dello spettacolo nel 2004. Ho iniziato diverse e importanti collaborazioni. Oltre al già citato Soldani ho lavorto con Stefano Muroni, Massimo Malucelli, Luca Guerini. Cimentandomi come attrice. Con la mia compagnia teatrale Lo.Co.S. ho anche scritto prodotto e interpretato 3 spettacoli ( Una giornata a l crazy bar, …enti…anta…ultra, Donnette)  intraprendendo tourneé  in tutta Italia con varie formazioni teatrali. Ho recitato come figurazione speciale in 3 film del maestro Pupi Avati, con Stefano Muroni, con Marco Cassini e con Laura Muscardin. Per un totale di 5 film. Attualmente insegno dizione, avviamento all’espressione  e costruzione del personaggio. Collaboro con molte scuole tra cui l’AIFASS di Marco Trionfante o il centro di preformazione attoriale di Stefano Muroni e L’associazione culturale Visioni Service di Sergio Soldani e Andrea Cardarelli. Ultimamente mi sono data anche ai dialoghi di Stand up comedy con il gruppo Controcomedy.
-Da bambina ho sempre avuto il mito delle grandi attrici Hollywoodiane, Joan Crawford, Bette Davis, Marilyn Monroe, Julie Andrews. Nell’adolescenza, spostandomi al teatro e alla recitazione di prosa, ho preso come esempi  Valeria Moriconi, Monica Guerritore, Franca Valeri, Anna Marchesini e, più recentemente, Gaia De Laurentis e Manuela Mandracchia. Per ciò che riguarda lo spettacolo in generale ho sempre seguito come fedele fan, Madonna. Non tanto per la sua musica o per le sue doti canore, quanto per la capacità di affermarsi in un mondo che predilige e favorisce il genere maschile.   
-L’arte non si impara certamente. Ci sono doti che sono innate. Tuttavia lo studio e l’applicazione sono indispensabili per far uscire allo scoperto tutto ciò di cui siamo capaci. Se non avessi seguito con abnegazione e spirito di sacrificio i miei insegnanti e i loro suggerimenti, certamente farei un altro mestiere.
-La celebrità non mi interessa. Sono un’attrice di prosa. Mi interessa essere brava, coerente e trasmettere un messaggio che sia leggibile e comprensibile per i miei spettatori. Come docente ho il compito di trasmettere tutte le mie conoscenze ai miei alunni nel modo più chiaro possibile. Soprattutto fare in modo che loro applichino le conoscenze senza sprecare i loro talenti che sono molteplici.
-Certamente il mondo femminile è sempre poco valorizzato. A teatro ci sono sempre più parti maschili ripsetto a quelle femminili perciò sempre meno donne trovano lavoro. E’ per questo che scrivo di mio pugno le opere che andrò a rappresentare con la mia compagnia. Io sono per la parità e in ogni mio spettacolo c’è effettivamente parità di genere e di battute. Non esistono prime donne, non esistono ruoli più importanti o meno. Esistono solo capacità dei singoli che vengono valorizzate il più possibile.
-Attualmente stiamo vivendo un periodo nero a causa della pandemia. E’ più di un anno che tutte le attività sono interrotte e tutto il settore versa in grave crisi. Tuttavia questo è un problema ancestrale. La cultura, in Italia non ha mai goduto di buona salute e ci siamo sempre arrabattati per sopravvivere. In pratica piove sul bagnato. Già molti artisti e molti attori hanno intrapreso altri lavori pur di sopravvivere, nella speranza di riprendere prima possibile.
-Per nuovi progetti: In genere non accetto ciò che va contro i miei ideali, ho però una forte propensione al lavoro e sono una professionista che non rifiuta tout court quello che viene offerto. Mi faccio un’idea del personaggio e ne parlo con il regista. Se le visioni che abbiamo collimano allora inizio il lavoro, altrimenti cerchiamo di trovare delle soluzioni insieme. 
 
-Ho la fortuna di fare un lavoro che mi consente di avere parecchio tempo libero per la famiglia, tuttavia quando sono in tourneé ho chi riesce a sostituirmi egregiamente in ogni ambito personale, compresa la cura per mia figlia che è, ovviamente la cosa più importante.
-Circa la nuova generazione:Attualmente noto un lassismo preoccupante nelle nuove generazioni di giovani. Si crede, erroneamente, che, raggiungere il successo in maniera quantomeno dubbia sia un obiettivo appetibile. Invece il successo non è importante, sono invece fondamentali le capacità che ognuno può portare a proprio sostegno. Diventare famosi per aver partecipato a programmi di dubbio gusto non aumenterà la loro capacità lavorativa e li condannerà presto all’oblio. Le skills invece rimangono, il talento non muore mai e ci fa andare avanti sempre, in qualsiasi situazione. Si ha sempre un asso nella manica quando si hanno studio e capacità valorizzate alle spalle. 
Attualmente sto collaborando con diverse strutture, pubbliche e private per la realizzazione di progetti per la scuola, sto portando avanti i miei corsi di dizione e di costruzione del personaggio. Vivo giorno per giorno perché ogni giorno può portare qualcosa di nuovo . E’ sempre stato così nel mio lavoro. E spero, vivamente di rimanere sulle tavole del palcoscenico fino alla fine dei miei giorni. E’ il mio destino. 

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